04 Apr 2018
Training autogeno
Training Autogeno

Il training autogeno, letteralmente “allenamento che si genera da sé”, è una tecnica di rilassamento fisico e psichico che permette di ridurre la tensione e di ripristinare uno stato di calma, ottenere un recupero di energie e promuovere un giusto equilibrio psico-fisico.
Mentre nell’esperienza quotidiana ci si allena a fare qualcosa, nel Training Autogeno, in un certo senso, ci si allena a non fare e si conquista così la capacità di staccarsi dalla tendenza ad agire e ad operare sulla realtà per adattarla ai nostri fini.

Il Training Autogeno si può definire come un vero e proprio strumento di cambiamento: attraverso la concentrazione psichica si ottiene una trasformazione positiva duratura, che permette di eliminare particolari problematiche, favorendo abitudini sane in sostituzione di quelle negative, e di migliorare alcuni aspetti del sé, come le capacità mentali o fisiche. Pertanto si rivolge a tutti coloro che desiderano migliorare la qualità della loro vita raggiungendo uno stato ottimale di benessere.

 

Il metodo consiste in un percorso di sei esercizi di base e uno propedeutico: il conduttore, attraverso la sua voce, guida il soggetto verso uno stato di rilassamento stimolando l’ascolto del corpo e l’auto-osservazione.
Il Training Autogeno, una volta appreso, può essere praticato autonomamente, senza la presenza del conduttore.

 

Il Training Autogeno è utile per:

– Migliorare l’autostima e la fiducia in sé
– Favorire la conoscenza di sé
– Recuperare le energie e il benessere
– Migliorare le relazioni e la comunicazione
– Favorire vissuti emotivi positivi
– Favorire il raggiungimento di obiettivi
– Migliorare le prestazioni (sportive, lavorative, scolastiche)
– Aumentare le capacità di memoria e concentrazione
– Gestire stress e ansia
– Controllare il dolore

 

Il Training Autogeno è indicato, inoltre, nei seguenti casi:

– Disturbi d’ansia
– Disturbi psicosomatici (cefalee, tachicardia, fame nervosa, balbuzie, problemi sessuali,…)
– Disturbi del comportamento alimentare
– Disturbi del sonno
– Situazioni di stress (anche in ambito lavorativo e scolastico)
– Preparazione al parto

 

I principali ambiti di intervento del Training Autogeno sono:

– Ambito personale: per favorire la conoscenza di sé, migliorare l’autostima e la fiducia in se stessi, favorire vissuti emotivi positivi e recuperare le energie e il benessere.
– Ambito scolastico: per migliorare le capacità di concentrazione, potenziare la memoria e gestire lo stress e l’ansia da prestazione.
– Ambito sportivo: per migliorare le performance, sostenere la motivazione ad allenarsi, aiutare a superare le situazioni di stress psico-fisico, migliorare la concentrazione.
– Ambito lavorativo: per gestire lo stress lavorativo.

 

Il Training Autogeno è invece controindicato in presenza di:

– Problemi cardiaci non stabilizzati (ad esempio infarti recenti)
– Stati psicotici
– Convulsioni e forme epilettiche
– Depressione grave

Il Training Autogeno viene fatto individualmente o in gruppo (massimo 8 persone) in base alle caratteristiche della persona e delle sue esigenze.

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03 Apr 2018
Infanzia e Adolescenza
 Infanzia e Adolescenza

Nel lavoro con i bambini e con gli adolescenti ci si pone l’obiettivo di affrontare le difficoltà incontrate dai minori durante le diverse e difficili fasi dello sviluppo cognitivo, psico-affettivo e socio-relazionale, utilizzando una metodologia adatta a questa fascia di età.

Oltre che a intervenire direttamente con il bambino, inoltre, si lavora con la coppia genitoriale e con l’intera famiglia, che assume quindi un ruolo attivo nel processo di cambiamento. In questo modo, oltre che favorire il benessere del minore e dell’intero nucleo familiare, si permette ai genitori di acquisire nuovi strumenti per costruire e gestire la propria realtà familiare.

 

I principali ambiti di intervento

 

– Difficoltà di relazione e di adattamento all’ambiente (alla quotidianità, alla vita sociale e scolastica)
– Difficoltà scolastiche
– Bassa autostima, timidezza, insicurezza
– Difficoltà di attenzione e concentrazione
– Difficoltà relazionali
– Disturbi dell’apprendimento
– Ansia da esame
– Scelta e orientamento scolastico e professionale
– Difficoltà nella separazione
– Disturbi legati allo stress (anche in ambito scolastico)
– Disturbi del sonno
– Enuresi
– Disturbi del comportamento
– Disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa, bulimia nervosa, alimentazione incontrollata)
– Disturbi dell’umore
– Disturbi d’ansia (attacchi di panico, fobie, disturbo ossessivo-compulsivo, ansia di separazione)

 

Viene inoltre svolta attività di sostegno alla genitorialità e di sostegno alla genitorialità separata. In questo ambito ci si propone di accogliere e supportare i dubbi e i disagi legati all’essere genitore, di individuare strategie educative adeguate per la crescita dei figli e per la relazione con essi, di esplorare i compiti specifici che la famiglia deve affrontare e i fattori di rischio e di protezione che possono facilitare o impedire l’assolvimento dei compiti evolutivi.

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02 Apr 2018
Coppia e famiglia
Coppia e famiglia

 

La psicoterapia di coppia è un intervento di aiuto alle coppie, rivolto, quindi, a persone (sposate o conviventi) che vivono un momento di crisi all’interno della loro relazione. Essa può aiutare a trasformare un momento di conflitto e crisi in un percorso alla ricerca di nuove opportunità, riscoperta reciproca, equilibri più funzionali. Le difficoltà incontrate possono essere di diverso tipo a seconda della fase del ciclo vitale della famiglia: passaggio dal fidanzamento al matrimonio/convivenza, nascita del primo figlio, adolescenza e svincolo dei figli, ritorno alla vita a due, uscita dal mondo del lavoro.

La terapia familiare permette invece di affrontare momenti difficili e critici attraversati dal nucleo familiare, coinvolgendo tutti come risorse e come protagonisti del percorso clinico. L’approccio terapeutico pone al centro dell’attenzione la famiglia e non solo il singolo membro che manifesta la sintomatologia. In quest’ottica, il soggetto portatore del sintomo è il portavoce di un malessere esteso all’interno del suo sistema di relazioni.
La terapia familiare consiste in incontri con tutto il nucleo familiare, nei quali possono essere coinvolti componenti significativi di entrambe le famiglie di origine.

 

I principali ambiti di intervento

 

– Sostegno alla genitorialità
– Sostegno ai genitori e ai figli durante la fase di separazione o divorzio e nei periodi successivi
– Sostegno alla famiglia adottiva o affidataria
– Sostegno alle famiglie ricomposte
– Difficoltà e/o conflitto di coppia
– Difficoltà di comunicazione e di relazione (sociale, di coppia, familiare)
– Difficoltà connesse al ciclo di vita della coppia e della famiglia (gravidanza, nascita dei figli, pensionamento, malattia, uscita di casa dei figli,…)


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01 Apr 2018
Psicoterapia e sostegno psicologico adulti
Psicoterapia e sostegno psicologico per adulti

Per sostegno psicologico si intende un servizio che lo psicologo offre a chi ha bisogno di aiuto per chiarire la natura del problema che lo investe e per avere un orientamento e un supporto per affrontarlo e superarlo.
Una consulenza psicologica può quindi rappresentare uno strumento di sostegno utile in tutti quei momenti in cui si rende necessario un piccolo o grande cambiamento nella nostra vita.

Lo psicoterapia si occupa invece della cura di disturbi psicopatologici della psiche umana di natura e di entità diversa. Si tratta quindi di un percorso che ha lo scopo di cambiare quelle abitudini, pensieri o atteggiamenti che ci provocano disagio e malessere.
Gli obiettivi della psicoterapia vanno stabiliti e concordati nella fase iniziale del percorso, dopo una valutazione accurata della situazione personale. Solo da questa prima fase si possono correttamente individuare e concordare gli obiettivi del lavoro psicoterapeutico e si possono altresì ipotizzare le modalità e gli strumenti più idonei per raggiungerli.

 

I principali ambiti di intervento

 

– Difficoltà di relazione e di adattamento all’ambiente (alla quotidianità, alla vita sociale e lavorativa)
– Bassa autostima, bassa autoefficacia, insicurezza e timidezza
– Difficoltà legate all’elaborazione del lutto
– Sostegno, accompagnamento e rivalorizzazione del percorso della persona disabile e dei suoi familiari (disabilità psichica lieve e/o fisica)
– Difficoltà connesse al ciclo di vita (gravidanza, nascita dei figli, rottura di legami importanti, cambiamenti lavorativi, pensionamento, menopausa, malattia, uscita di casa dei figli,…)
– Disturbi d’ansia (ansia, panico, fobie, ossessioni, compulsioni, stress post-traumatico)
– Disturbi dell’umore (depressione, euforia, depressione post-partum)
– Disturbi legati allo stress (anche in ambito lavorativo)
– Disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa, bulimia nervosa, alimentazione incontrollata)
– Disturbi del sonno
– Dipendenze (da gioco, da sostanze)
– Disturbi di personalità (paranoide, schizoide, schizotipico, borderline, istrionico, narcisistico, antisociale, evitante, dipendente, ossessivo-compulsivo)
– Disturbi sessuali
– Training autogeno

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